Il prossimo appuntamento con I Basilari del Business Coaching si svolgerà online il 12 ottobre, a cui faranno seguito anche una data in presenza a gennaio e un’altra online a marzo. Ma cosa succede durante questo workshop? Abbiamo chiesto a Francesco Solinas, Business Coach e docente de I Basilari, di svelarci qualcosa in più su quello che potrebbe essere il primo passo da fare per dare una svolta alla propria carriera o alla cultura dell’organizzazione di cui si fa parte.
- Sta per arrivare una nuova edizione de I Basilari del Business Coaching. Partiamo da un’informazione generale: chi sono le persone per cui questo workshop è stato pensato?
In generale direi che i Basilari del Business Coaching è pensato per tutte le persone che hanno un interesse nei confronti del Business Coaching, o perché lo stanno valutando come sbocco professionale o perché vogliono capire meglio di cosa si tratta e come questo approccio potrebbe essere d’aiuto nelle dinamiche organizzative. Quindi abbiamo un duplice target: da un lato i liberi professionisti e dall’altro figure aziendali come i professionisti HR che vogliono apprendere le metodologie del Coaching per il sostegno allo sviluppo delle risorse umane, ma anche Manager, professionisti e imprenditori desiderosi di capire meglio come portare alcuni strumenti del Coaching all’interno del proprio ruolo professionale. Oggi sempre di più si sta diffondendo la figura del Manager-Coach, ovvero Manager in grado di mettere in pratica lo stile Coaching nella propria azienda e implementare una cultura diversa, più improntata a una centralità della persona.
- Che cosa succede durante il workshop? In che modo si riesce ad avere una visione più completa su cosa sia il Business Coaching e sul Metodo SCOA?
Durante il workshop vengono illustrati, anche attraverso dimostrazioni pratiche, i principi e lo stile comportamentale del modello SCOA, che è un modello proprietario, e quindi è diverso dalle metodologie solitamente utilizzate in altre scuole. In particolare, i partecipanti avranno la possibilità di capire meglio il processo che noi Coach SCOA applichiamo nel sostenere lo sviluppo del cliente (Coachee), il tipo di relazione che instauriamo e come ingaggiamo la persona in un processo che porta verso il cambiamento. Dimostreremo in che modo alcuni atteggiamenti chiave, come la sospensione del giudizio, l’ascolto empatico, le domande aperte e la riformulazione sono le nostre leve principali sia nelle sessioni individuali che di gruppo o di team e il partecipante avrà la possibilità di capire in che modo, in quali situazioni e con quali risultati si possono mettere in pratica.
- Nell’ultimo anno, si sono alternate edizioni de I Basilari del Business Coaching in presenza e online. Quali sono, se ci sono, le differenze tra le due modalità per chi segue?
Entrambe le modalità sono valide e ugualmente efficaci, anche perché i contenuti proposti sono gli stessi sia da remoto che in presenza. Ovviamente però, essendo diverse, hanno ciascuna dei pro e dei contro: ad esempio, è innegabile che la modalità in presenza sia più coinvolgente in termini di energia e conoscenza reciproca e crei una relazione più forte tra i partecipanti e con i docenti; allo stesso tempo però la modalità da remoto ha un vantaggio importante in termini di ottimizzazione dei tempi per i partecipanti e permette a noi di arrivare anche a professionisti che magari non abitano a Milano, ma sono comunque interessati alla nostra scuola. Anche dopo il ritorno in presenza, abbiamo scelto di mantenere attive entrambe le modalità proprio perché riconosciamo l’effettivo valore di entrambe e vogliamo dare a quante più persone possibile l’opportunità di scoprire gli effetti positivi del Business Coaching.
- E dopo I Basilari? Quali prospettive si aprono?
Il Coaching è come il vino: i Basilari sono l’assaggio, se piace, viene voglia di bersi tutto il bicchiere. Ma è dall’assaggio che parte tutto. Alla fine del workshop ognuno deciderà se il Coaching rientra nelle sue corde oppure no o se magari ha bisogno di pensarci ancora e chiedere un altro assaggio per chiarirsi le idee. L’approccio Coaching è prima di tutto un lavoro che si fa su di sé e questo significa anche che bisogna essere pronti: il bicchiere va ordinato al momento giusto. Una volta però che si intraprende il percorso si capisce prima come rendere se stessi più efficaci all’interno del proprio ruolo o come profilo professionale da proporre sul mercato, e poi come trasmettere i benefici di cui si è fatta esperienza per contribuire a sviluppare i colleghi, il proprio team e, più in grande, l’intera azienda.
- Qual è il consiglio che ti senti di dare a chi deciderà di partecipare?
Una delle qualità principali del Coach è avere la mentalità dell’apprendista, la propensione a imparare. Il mio consiglio ai partecipanti è quindi quello di arrivare al workshop proprio con questa propensione d’animo: più si dimostreranno curiosi e aperti nel condividere i contenuti e le esperienze che vivranno, più il workshop potrà essere efficace e utile per loro.
Vuoi partecipare all’edizione online de I Basilari del Business Coaching del 12 ottobre? Prenota qui il tuo posto: https://schoolofcoaching.it/step/workshop-basilari-business-coaching-2/