Qual è il luogo nella natura che vi piace di più? Chiede l’artista e business Coach Anja Puntari al gruppo di Alumni seduti in semicerchio, mentre sulla parete di fronte viene proiettata l’opera di Yolande Harris, From a Whale’s Back: esplora il mondo subacqueo visivo e sonoro abitato da balene di diverse specie.
Sembra una domanda banale, di quelle che si fanno i bambini mentre si raccontano quei paesaggi incontaminati che vedono nei film o nei documentari sulla natura oppure immaginando luoghi magici.
Invece no, questa domanda è lo stimolo per una riflessione molto profonda sul mondo che sta cambiando, deteriorandosi in modo esponenziale.
Il 29 Settembre ha avuto luogo negli uffici di SCOA – The School of Coaching il nostro annuale evento Alumni, dedicato a tutti coloro che hanno partecipato alle edizioni passate e presenti dei corsi della Scuola.
Lo scopo dell’evento è sempre lo stesso: riflettere, dialogare e confrontarsi sul ruolo del coaching e di come lavorare sinergicamente per sviluppare una vera e propria coaching culture.
Quest’anno però è stato scelto un tema speciale che potesse fare da stimolo ai pensieri e alle considerazioni dei nostri Alumni: il Green Shift.
Infatti, da qualche tempo, ormai, si parla dell’emergenza climatica e di come ciascuno di noi, personalmente e professionalmente, è chiamato a giocare la propria parte per salvare il Pianeta.
Per questo, le aziende hanno aperto nuovi dipartimenti per le politiche ESG (Environmental, social, and corporate governance), si incentivano eco-comportamenti all’interno degli uffici e il modo di fare business è in continuo sviluppo e cambiamento.
Alcuni chiamano questo processo “trasformazione green”, noi in SCOA – the School of Coaching la chiamiamo green shift. Si tratta, infatti, di un passaggio verso un nuovo stile di vita e che coinvolge in modo trasversale vari aspetti della nostra quotidianità.
Il percorso
Green Shift. Verso una leadership Sostenibile è un percorso espositivo di opere di arte contemporanea, video e stimoli visivi. Attraverso un approccio multidisciplinare, si vuole far osservare, assaporare e comprendere uno dei temi più complessi e articolati della nostra epoca.
L’itinerario, come se fosse una vera e propria sessione di coaching, non offre risposte pronte, ma pone domande e invita lo spettatore alla riflessione e al dialogo.
Come possiamo insieme far sì che la transizione green diventi un modo di fare permanente?
Ma in tutto questo che ruolo gioca il Business Coaching?
La sfida è grande e, ancora una volta, il Coach si trova in bilico tra personale e professionale. Educare a gesti quotidiani sostenibili non è un qualcosa che ha ripercussioni solamente all’interno delle mura dell’ufficio: si tratta di andare a lavorare su comportamenti che generano un valore anche all’interno della sfera personale.
Il Business Coach è chiamato a interpretare il panorama aziendale contemporaneo per poter essere volano del cambiamento sostenibile e del green shift. Il DNA e la mission di aziende è in trasformazione, così come anche le identity.
Su questi temi hanno riflettuto gli Alumini, passeggiando tra le stanze del percorso. Certo è che il green shift è arrivato per restare!