È sempre il momento di parlare di conflitto nei Team

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Non è mai un buon momento per parlare di conflitto, che si tratti di dinamiche di coppia, di lavoro o di famiglia. Ancor meno oggi, che è in corso una guerra.

Tuttavia, il conflitto non è sempre qualcosa di negativo, anzi spesso può essere addirittura utile, profittevole e indispensabile come nel caso delle dinamiche di team!

Infatti, i team, quelli veri, vivono e sopravvivono grazie al conflitto e alla loro esplicitazione. In questo modo, da terreno ostile si passa a una dimensione di dialogo aperto, in cui è possibile crescere come gruppo. Ovviamente, solo grazie all’esercizio le risorse appartenenti al team saranno in grado di accogliere il conflitto non come minaccia, ma come opportunità.

Il dialogo, in questo modo, diventa una sorta di “piattaforma di riflessione” in cui i membri del team possono elaborare, aggiornare e discutere, di volta in volta, i propri obiettivi e il proprio perimetro d’azione.

Che ruolo ha il conflitto nel team?

Il processo di formazione di nuovi team viene descritto nella matrice sottostante (img. 1). Emerge quindi che, quando le singole risorse si uniscono per costituire un nuovo team, in un primo momento viene vissuto spontaneamente dall’intero gruppo una fase di confusione, che viene superato dal compromesso, che però sfocia nel conflitto.

Immagine 1

Solamente grazie al dialogo, il conflitto verrà risolto, creando un terreno fertile per il progresso dell’intero gruppo.

Ogni fase rappresentata nella matrice ha un suo ruolo e una sua importanza. Ciascuna delle fasi potrà essere affrontata diversamente a seconda del team. Tuttavia, la risoluzione del conflitto rimane uno step indispensabile. Tutti i team che non riescono a fare questo passaggio sono destinati a naufragare.

Infatti, spesso può capitare che i manager preferiscano far finta che il conflitto non esista oppure ridurlo a piccoli episodi marginali di poca importanza.

Questa attitudine a cancellare e non voler superare il conflitto ha, all’interno dell’intero team, delle conseguenze negative: il conflitto diventa in questo modo una sorta di “elefante nella stanza” a cui nessuno vuole prestare attenzione, provocando scontri inutili tra le risorse.

Quando nasce il conflitto

A ben vedere, i conflitti nascono sulle stesse premesse del potere. Alla base, infatti, vi sono le relazioni e i ruoli che ciascuna risorsa ricopre. In altre parole, il conflitto, come il potere, può scaturire dai comportamenti dei singoli che ricoprono un certo ruolo all’interno dell’organizzazione.

Eppure, le relazioni possono essere soggette a varie interpretazioni e in questo modo anche i ruoli possono cambiare nel corso del tempo ed allontanarsi dalla loro architettura originale.

Per questo lo scioglimento dei conflitti tra i singoli membri del team porta beneficio al gruppo, inteso come un elemento terzo e a sé stante.

  • Le domande su cui focalizzare l’attenzione possono essere:
    Cosa possiamo fare diversamente per garantire al Team una modalità di lavoro più efficace?
  • Come rendiamo leggibili i nostri comportamenti ed il loro significato al Team?
  • Quali vantaggi traiamo individualmente da un Team che funziona meglio?

Il fraintendimento comportamentale

Molti dei conflitti più comuni, una volta affrontati per il bene del team, si manifestano per quello che sono: un mero esercizio di potere basato su un fraintendimento comportamentale.

Il fraintendimento comportamentale può manifestarsi in due casi:

  • nel caso in cui a una determinata azione vengano dati due significati differenti.
    Per esempio, l’atto di ascoltare in silenzio può nascere dalla volontà di lasciar spazio all’altra persona di esprimersi, ma, allo stesso tempo, colui che parla può intendere il silenzio come una mancanza di interesse.
  • nel caso in cui la risorsa debba adeguare i suoi comportamenti e il suo modo di porsi in base al ruolo che ricopre.
    Esempio, il CFO deve apparire freddo e calcolatore, mentre il Direttore Vendite deve avere un atteggiamento tale da riuscire a spingere per ottenere più volumi anche a scapito del margine.

In conclusione, il dialogo aperto e centrato sui bisogni del team e in cui anche i conflitti tra singoli componenti vengono lavorati in modo collettivo diventa un acceleratore della crescita e della performance dello stesso team, avvicinandolo sempre di più al suo traguardo ottimale: saper apprendere dalle proprie dinamiche.

Partecipa al workshop: Come gestire il conflitto nel Leadership Team

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