Giovedì 18 febbraio 2021 si è tenuto, come ogni anno, l’incontro di Knowledge Sharing, dedicato a tutti coloro che hanno frequentato il percorso Expert in flowknow® Business Coaching Cards.
Quest’anno, l’appuntamento condotto da Anja Puntari e Cristina Nava, aveva come obiettivo quello di consentire ai partecipanti di condividere le proprie esperienze sull’utilizzo a distanza della metodologia flowknow®.
Negli ultimi mesi è emersa, infatti, la necessità di introdurre nuovi strumenti digitali a supporto di quelli tradizionali, per aumentare interattività e dinamismo, fortemente ridotti nelle sessioni a distanza.
La nuova modalità di lavoro ha provocato un evidente annichilimento della cosiddetta “muscolatura del dialogo”, rendendo ancora meno frequenti le occasioni di incontri più intimi e di scambio su questione superficiali tra i membri di un team.
In questo senso il metodo flowknow® ha sorprendentemente rappresentato un grande valore aggiunto: le carte – e in particolare quelle delle emozioni – si sono rivelate potenti proprio nell’incentivare le persone a riacquisire la capacità di verbalizzare le proprie emozioni: il sentire individuale diventa, così, materiale di dialogo, e spinge a parlare di qualcosa che non sia business.
In certi casi, l’utilizzo del dizionario, sia delle emozioni sia delle competenze, è notevolmente aumentato con il passaggio al digitale. Questo strumento, online, può infatti essere condiviso in modo molto immediato e diretto con il Coachee, fornendo un valido aiuto per riflettere su di sé e sui momenti di debolezza, per comprendere la prospettiva di miglioramento e così anche agire in modo più efficace e mirato.
Venendo meno la possibilità di posizionare nello spazio le carte selezionate, inoltre, l’online ha di certo posto una sfida sull’utilizzo dei tools di flowknow®, sfida che ha incentivato la scoperta e l’adozione di modalità nuove.
Per esempio, la possibilità di visualizzare in un’unica schermata – e non in un mazzo da sfogliare – tutte le competenze e le emozioni, ha generato potenti spunti di riflessione: presentare al Coachee l’elenco completo si è rivelato, più volte, uno stimolo interessante e proficuo.
Nella fase di chiusura del percorso di coaching, a maggior ragione se svolto a distanza, chiedere al cliente di rappresentare e raccontare, attraverso le carte, l’intera esperienza, funge da aggancio visivo, e poi emotivo, utile per lasciare una traccia concreta di quello che è avvenuto in remoto.
Ciò può aiutare sia il Coachee sia la committenza a focalizzarsi sulla consapevolezza e sugli apprendimenti acquisiti: le immagini, capaci di una comunicazione diretta, immediata e dettagliata, sono un elemento determinante nel mettere in luce il valore e il significato del percorso di coaching a distanza.
Durante l’evento, i partecipanti hanno poi raccontato le proprie esperienze con le carte e con i dizionari delle competenze e delle emozioni, condividendo best practice e interessanti spunti di riflessione.
Le carte, in unione con il metodo delle costellazioni aziendali, hanno svolto un ruolo significativo per alcuni dei partecipanti, rivelandosi uno strumento potente ed efficace per la gestione e la risoluzione dei conflitti nel contesto lavorativo.
In particolare, da uno dei racconti emerge come l’associazione delle carte dei colori ai diversi attori del conflitto, e il loro posizionamento fisico sul tavolo, abbiano permesso al Coachee di prendere consapevolezza sulla tipologia e sull’intensità dei conflitti, orientandosi così su quelli principali, di maggior importanza e complessità.
Insieme alla raffigurazione del campo visivo e della direzione dello sguardo dei vari attori del conflitto, tipica delle costellazioni aziendali, le carte hanno incentivato il cambio di prospettiva, dapprima spaziale, e poi anche come punto di vista dell’altro, consentendo così uno svelamento di consapevolezza riguardo ai motivi del conflitto, e di conseguenza un depotenziamento del conflitto stesso.
L’attenzione dei partecipanti si concentra allora sulla fisicità delle carte, che grazie alla loro disposizione nello spazio permettono di visualizzare e assumere prospettive diverse, e così di calarsi nei panni dell’altro.
Numerose sono le potenzialità delle carte, le cui caratteristiche possono essere associate a differenti aspetti dal Coachee, e che consentono utilizzi sempre diversi ma sempre molto efficaci.
Le carte delle competenze, inoltre, rappresentano uno strumento che suscita molto interesse e soddisfazione nella risoluzione di determinate problematiche. Si rivelano infatti determinanti nel generare nel Coachee la consapevolezza e la convinzione necessarie per lavorare in modo mirato ed efficace su di sé, attivando le competenze appropriate al ruolo e al contesto.
Proprio in queste situazioni, si rivela efficace il connubio con le carte delle emozioni, capaci di far riflettere il Coachee su ciò che prova relativamente a certe competenze da allenare.
Questo altro strumento pone l’attenzione senza dubbio sulla dimensione soggettiva e personale: la stessa scelta delle carte dipende da molteplici fattori e l’attenzione non si focalizza esclusivamente sulla definizione, bensì su aspetti sempre diversi e meno oggettivi, come l’immagine oppure il colore.
Il tool-kit contiene un potenziale enorme: il digitale ha di certo rappresentato un grande stimolo alla creatività, ma siamo certi che ci sia ancora molto da esplorare e scoprire.
Se non conosci ancora il metodo flowknow®, scopri