Il quarto modulo del Programma per Senior Practitioner in Business Coaching, sviluppa il tema del profilo comportamentale del cliente e della diagnosi condivisa, in quanto fasi preparatorie alla stesura del “piano di sviluppo”.
Dopo aver analizzato il contesto di business, il contesto organizzativo e il ruolo del Coachee, si avvia un percorso strutturato di osservazione dei comportamenti agiti, in relazione alle competenze implicate.
I primi passi per definire il profilo del Coachee
In questa fase del percorso il Business Coach, dopo aver costruito la relazione e guadagnato la fiducia del proprio cliente (indispensabili per favorire un’autentica condivisione) mette in campo curiosità, interesse e coraggio.
Si dota poi di svariati strumenti, che consentono di verificare se e come le competenze (oggetto del percorso) siano espresse nella quotidianità del contesto lavorativo, soprattutto in relazione a episodi emotivamente rilevanti dove spesso si attivano gli automatismi. Si analizzano fatti, pensieri e sensazioni al fine di aiutare il Coachee a delineare, con estrema accuratezza, il proprio “profilo comportamentale” per giungere ad una “diagnosi condivisa” chiara e puntuale.
Il Business Coaching ha come finalità il raggiungimento dell’obiettivo del cliente in un arco temporale ben definito, è quindi fondamentale focalizzare con estrema precisione tutti i fattori implicati con l’ausilio di strumenti psicometrici e di self-assessment di varia tipologia. L’obiettivo è quello di:
- capire modelli mentali
- sondare aspetti emotivi
- stimolare visioni nuove
Gli step per creare il profilo comportamentale
Durante tutto il modulo i partecipanti sperimentano, per poi comprenderne il valore e l’utilità, le tecniche e gli strumenti di auto-osservazione e di etero-osservazione che consentono di indagare le competenze richieste al ruolo che il Coachee ricopre in azienda, al fine di stabilire i punti di forza e le aree di miglioramento su cui costruire il percorso di crescita. Contemporaneamente, i partecipanti allenano l’abilità di costruire un “territorio” di osservazione comune con il proprio cliente, imparando a raccogliere le sue percezioni e valutazioni, i suoi stili, gli atteggiamenti, le attitudini e gli orientamenti comportamentali, in relazione a fatti ed eventi specifici.
In questa fase si costruisce e si mantiene una relazione paritetica e cooperativa con il Coachee, dando fiducia alle sue risorse e alle potenzialità che esprime. Il Business Coach fornisce stimoli facendo domande, senza mai giudicare o valutare, partendo sempre dalle considerazioni dell’interlocutore. Rispettando l’autopercezione del cliente, lo incoraggia ad approfondire le situazioni e gli eventi narrati facendo riferimento a dati specifici, accogliendo e rinforzando le sue manifestazioni di autenticità, sincerità e consapevolezza.
Il Coach come facilita questa analisi?
Il Business Coach conosce, maneggia ed è quindi in grado di proporre lo strumento più efficace per:
- fare chiarezza, in relazione a competenze specifiche
- raccogliere dati comportamentali precisi e puntuali
- descrivere dettagliatamente comportamenti efficaci o disfunzionali
- individuare casi di studio che potranno essere utili nella successiva fase di sviluppo
L’obiettivo è sempre quello di fare emergere le risorse del Coachee su cui poter fare leva per affrontare le criticità del percorso.
Al termine di questa fase, dopo aver favorito una più ampia e profonda consapevolezza nel Coachee rispetto alle proprie strategie comportamentali e rafforzato in lui la determinazione a cambiare e progredire, si dispone di una diagnosi condivisa, con i punti di forza e le aree di miglioramento, per poter passare alla stesura di un piano di sviluppo di successo.
Osservazione puntuale, concretezza, consapevolezza e assunzione di responsabilità sono quindi gli elementi chiave per garantire un percorso di miglioramento continuo e consapevole, che sia permanente e perduri successivamente all’esperienza di Business Coaching.