Noi di SCOA – The School of Coaching ci sforziamo da sempre ad adattarci alle contingenze del mercato del lavoro e continuiamo a crescere insieme, indipendentemente dal format con cui i servizi di Business Coaching vengono erogati.
In questo momento particolare certamente viene a mancare il rapporto vis-à-vis e la vicinanza fisica con i clienti e collaboratori, ma non per questo cessiamo di rimanere attivi: mettiamo a disposizione la nostra cassetta degli attrezzi per il Coaching in virtuale.
Perchè anche in questo momento di crisi mettiamo in pratica uno dei principi basilari del Business Coaching: comprendere quali siano le necessità e i bisogni della persona e dell’organizzazione.
Quali sono le migliori piattaforme per le sessioni di Coaching online? Quali strumenti stimolano la creatività e cosa possiamo fare per allargare i nostri orizzonti durante questa emergenza?
Continua a leggere per scoprire il virtual toolkit del Business Coach.
Le migliori app per il Coaching online
Cercare un servizio di video chiamate e di screen sharing non è cosa immediata, per questo ti consigliamo queste app:
- Zoom e Skype for Business. Zoom, la famosissima piattaforma di conversazione online, si può collegare a Skype for Business, altra app decisamente utile nel lavoro del Business Coach. Collegare le due piattaforme è molto semplice, e ti rimandiamo a questo link per i dettagli.
- Google Hangouts. Il servizio offerto da Google è indubbiamente il più popolare in circolazione e il più conosciuto. Ottimo se utilizzi già Google Drive per organizzare il tuo Team su piattaforme cloud, insieme a Gmail e Google Docs.
- House Party. Se stai cercano un’app e una piattaforma di screen sharing più dinamica e interattiva, ecco House Party.
Agevolare la creatività nel tuo lavoro da remoto
La creatività è una componente essenziale nel Coaching. Aiuta a risolvere situazioni di impasse, amplia la visione del Coachee e facilita l’accesso alla dimensione emotiva. Come attivarlo nella relazione a distanza?
Il metodo flowknow® si basa su uno strumento visivo che usa l’arte contemporanea e il vocabolario del Business Coaching (le competenze manageriali ed emotive) per far emergere nuove idee e ampliare la consapevolezza del Coachee. Lo strumento disponibile sia in digitale che cartaceo agevola il dialogo tra Coach e Coachee sia nelle sessioni 1:1 che nelle sessioni di gruppo e di team.
Ti proponiamo anche Mural, una piattaforma digitale sull’uso dei post it, strumento che non può mancare nel toolpack di un Coach creativo. Questo spazio di lavoro virtuale serve per collaborazioni visive, trovare ispirazione e innovazione nell’organizzare le sessioni di Coaching.
Annota sui post it digitali ciò che il Coachee ha in mente, e organizzali secondo mappe mentali e schemi utili alla sessione. Brainstorming online, sintesi e collaborazione ti aiutano nella pratica di Coaching ad essere il più performante ed esaustivo con il tuo Coachee. Inoltre la piattaforma offre diversi e interessanti templates per mappe mentali e schemi.
Rimanere (in)formati
Durante l’emergenza cogliamo la palla al balzo e ampliamo i nostri orizzonti raccogliendo nuove conoscenze e spunti di riflessione. Che siano pertinenti al Business Coaching o trasversali, questi contenuti ci tengono compagnia fuori e dentro il lavoro da Coach. Ti consigliamo i seguenti:
- Sul blog di Performant by SCOA trovi tutti gli articoli dei Coach della prima società Italiana di Business Coaching
- European Mentoring and Coaching Council pubblica una raccolta di articoli interessanti sul coaching all’indirizzo EMCC Journal On line
- Sul sito di WBECS trovi lezioni online di importanti thought leader del settore su tanti argomenti del Business Coaching
- Ti consigliamo anche il sito di David Clutterbuck che contiene una bella raccolta di articoli
- Usando il filtro “business” TED talks offre una vasta scelta di talk sui vari temi che hanno a che fare con argomenti di Business Coaching
Alla fine non dimentichiamo che lo strumento più importante nel Coaching, virtuale o meno, è il Coach stesso e la sua capacità di stare nella relazione d’aiuto. Come racconta l’Executive Business Coach Monica Giacomini sul blog di Performant by SCOA: “Penso che il Coach sia uno strumento importante all’interno della relazione di Coaching: si possono usare modelli, tecniche, pratiche, ma tu come individuo sei sempre uno strumento fondamentale“. Per poter dare un valore aggiunto al proprio cliente il Coach deve essere, a priori, lui stesso di valore e guidare il Coachee nel raggiungimento degli obiettivi. Il suo focus è migliorare le performance e le competenze, specialmente in queste particolari condizioni di lavoro.