Come nasce e cresce un Leadership Team: dalla formazione alla maturità
Giovedì 24 ottobre partirà ufficialmente Leading Your Leadership Team PRO, il percorso pensato per tutti coloro che vogliono portare a un livello superiore le performance del proprio team.
I team performanti sono la soluzione organizzativa più efficace sia in termini di indirizzo e guida dell’azienda che in termini di gestione di progetti complessi, ma anche di raggiungimento di obiettivi strategici. Eppure, ancora pochi si sono veramente interrogati su come farli funzionare al meglio e come farli crescere.
Il processo di sviluppo di un team di leadership può essere paragonato alla crescita di un individuo, ha delle fasi di sviluppo che potremmo definire di carattere quasi biologico. Ogni team, come abbiamo raccontato anche nel nostro podcast, attraversa fasi specifiche che ne influenzano il comportamento e l’efficacia. Da una fase puberale a una fase di maturità, passando per una fase infantile e una fase da teenager. Queste fasi vengono vissute da tutti i team.
Non c’è una scorciatoia per andare direttamente al traguardo e trovare quindi la piena maturazione. Ed è un accompagnamento, devo dire, affascinante dal punto di vista delle persone fortunate come me, che seguono questo processo insieme ai protagonisti che sono, appunto, i componenti del leadership team.
Tra l’altro, trattandosi di un soggetto terzo ma multiforme (perché composto da più persone), non necessariamente la percezione di tutti sulla fase che sta vivendo il team è identica. E quindi questa varia interpretazione delle fasi individuali e del team può creare degli elementi di difficoltà nella crescita del team.
Leading Your Leadership Team PRO ha precisamente lo scopo di offrire gli strumenti utili per sviluppare team capaci di esprimere performance di livello superiore.
Riconoscere e affrontare queste fasi è essenziale per costruire un gruppo coeso, capace di navigare attraverso le sfide aziendali con successo. Fatta questa doverosa premessa, esploriamo le principali fasi che caratterizzano questo sviluppo.
1. Confusione iniziale: il caos creativo
La fase iniziale può essere descritta come una sorta di “confusione felice”. Quando un nuovo team di leadership viene formato, i membri si trovano a doversi conoscere e orientare in un contesto ancora non definito. Questo stadio è caratterizzato da incertezza, ma anche da entusiasmo. Le emozioni dei singoli sono variegate: alcuni possono essere euforici per la novità, altri sentirsi insicuri o sotto pressione per via delle aspettative che accompagnano la loro promozione o il loro nuovo ruolo.
In questo momento, i comportamenti sono ancora naturali e spontanei, non regolati da linee guida strutturate o ruoli chiaramente definiti. Il team si trova in una fase di scoperta, dove ciascun membro cerca di capire il proprio ruolo e le dinamiche del gruppo. È un momento di esplorazione, ma anche di potenziale dispersione di energie, se non viene opportunamente gestito. L’obiettivo principale è cominciare a definire gli obiettivi comuni e creare un senso di appartenenza iniziale.

2. Fase di Controllo: strutturare ruoli e interazioni
Superata la confusione iniziale, il team entra in una fase più strutturata, dove i membri cominciano a definire comportamenti e ruoli. Questa fase, chiamata del controllo, è caratterizzata da una tendenza a mantenere il dialogo su livelli superficiali e a evitare conflitti. I membri del team iniziano a recitare il proprio ruolo in base a ciò che ritengono più opportuno, cercando di non destabilizzare il gruppo. Tuttavia, questa ricerca del controllo spesso blocca il team, impedendo un confronto autentico e un reale avanzamento verso la maturità.
Molti team rimangono bloccati in questa fase per lunghi periodi. Le riunioni diventano formali e poco produttive, e i membri possono avere la sensazione di non aver concluso nulla di significativo. Questo accade quando i membri del gruppo si limitano a scambi superficiali, evitando discussioni più profonde e il confronto su questioni chiave. È fondamentale che il team sviluppi consapevolezza delle proprie dinamiche per evitare di rimanere incagliato in questa fase.
3. Il Conflitto: una svolta necessaria
Il vero salto di qualità avviene con l’accettazione e la gestione del conflitto. Molti team vedono il conflitto come una minaccia all’armonia, ma in realtà è uno strumento cruciale per la crescita. Affrontare il conflitto in modo aperto e costruttivo consente al team di esprimere opinioni diverse e trovare soluzioni innovative. Quando i membri evitano il confronto per paura di generare tensioni, il team rimane stagnante, senza la possibilità di progredire.
Il conflitto costruttivo, invece, permette alle persone di sfidarsi a vicenda in modo positivo. Questo processo rafforza la fiducia reciproca e consente di superare le dinamiche di potere che possono inibire la comunicazione. Il risultato è una maggiore trasparenza e un dialogo più autentico, in cui le idee vengono scambiate liberamente e senza timori.
4. La Maturità: costruire dialogo e collaborazione
Una volta che il team ha imparato a gestire il conflitto in modo costruttivo, entra nella fase di maturità. Qui, il dialogo diventa più aperto e orientato alla collaborazione. I membri iniziano a comprendere l’importanza di ascoltare gli altri e di cercare soluzioni che vadano oltre i limiti individuali. La maturità di un team si manifesta anche nella capacità di gestire le differenze di opinione senza timori, affrontando le sfide collettivamente.
In questa fase, il team raggiunge il suo pieno potenziale: le riunioni sono produttive, il confronto è costruttivo e le decisioni vengono prese in modo collettivo, con un senso di responsabilità condivisa. La maturità di un team è anche visibile nella capacità dei membri di trovare un equilibrio tra le proprie esigenze personali e gli obiettivi del gruppo, creando un ambiente di lavoro sereno e collaborativo.
Misurare la Maturità del Team
Misurare il livello di maturità raggiunto da un team è essenziale per monitorare il progresso. Una delle tecniche più utilizzate per questa valutazione è il process review, un momento di riflessione e autovalutazione in cui il team analizza le dinamiche interne, identificando punti di forza e ostacoli. Questo esercizio consente di valutare quanto il team sia coeso e in che modo possa migliorare ulteriormente.
Un indicatore chiave di maturità è la coerenza tra le risposte dei membri del team a domande strategiche fondamentali. Quando un team maturo affronta una sfida, i membri tendono ad avere risposte allineate, mostrando una comprensione comune degli obiettivi e delle strategie da adottare. La capacità di riflettere su se stessi come gruppo, di valutare i propri successi e insuccessi, è un segno tangibile della maturità raggiunta.
Il valore di un team di leadership
Le fasi di sviluppo di un leadership team sono inevitabili, e ognuna di esse offre opportunità di crescita e sfide da affrontare. Comprendere queste dinamiche è fondamentale per chiunque voglia guidare un gruppo verso la piena maturità. Il passaggio attraverso la confusione iniziale, la gestione del controllo e l’accettazione del conflitto permette al team di sviluppare un dialogo costruttivo, essenziale per ottenere risultati concreti. Un team maturo è in grado di affrontare sfide complesse con fiducia e collaborazione, superando le limitazioni individuali e raggiungendo obiettivi condivisi.
Attraverso un processo continuo di autoanalisi e miglioramento, un team di leadership può diventare una forza trainante per l’organizzazione, capace di adattarsi ai cambiamenti e di creare valore duraturo.