Il Coach racconta il Senior Practitioner: il Modulo 3
Diventare Business, Corporate & Executive Coach con competenze riconosciute a livello internazionale. Sostenere il proprio sviluppo professionale, quello propri team e delle proprie organizzazioni per migliorare i risultati di business. Il programma per Senior Practitioner in Business Coaching offre questo e molto altro.
Lo raccontiamo modulo per modulo, guidati dai nostri Coach e docenti. In questo articolo parliamo del Modulo 3.
Il Senior Practitioner in Business Coaching è un percorso articolato in nove moduli, riconosciuto come EQA Senior Practitioner dal prestigioso ente EMCC – European Mentoring & Coaching Council, la più grande associazione europea del settore. A livello globale, esistono solo 24 corsi che vantano un riconoscimento di così alto livello, e in Italia l’unico programma con questa qualifica è offerto da SCOA.
Ma come funziona e perché rappresenta un’opportunità unica? Dopo aver approfondito il Modulo 1 con il docente Francesco Solinas e il Modulo 2 con Deborah Bianchi, ci concentriamo ora sul Modulo 3, guidato da Alberto Camuri.
Ciao, Alberto. Abbiamo già parlato dei moduli precedenti. Potresti raccontarci di cosa tratta il Modulo 3, che coordini da tanto tempo?
Il terzo modulo del Senior Practitioner si focalizza sul secondo dei sette passi del metodo di Business Coaching di SCOA, introdotti nel primo modulo.
Si tratta di una tappa cruciale, sia dal punto di vista metodologico (senza questo passaggio di ancoraggio è difficile definire un percorso di coaching come “Business Coaching”), sia in termini di valore offerto al Coachee: maggiore consapevolezza e apprendimento esperienziale, utili per uno sviluppo continuo anche oltre l’esperienza di coaching.
L’analisi del contesto:
- Collega e ancora l’intervento di coaching al contesto di business: si analizzano il contesto organizzativo, il ruolo, le competenze comportamentali richieste e le interconnessioni tra questi elementi.
- Aiuta a comprendere sfide, opportunità e richieste del contesto lavorativo, attraverso una visione dello scenario strategico.
- Permette al Coachee di comprendere il proprio ruolo in modo contestualizzato, mettendo a fuoco le aree di responsabilità e le competenze comportamentali strategiche richieste in un determinato momento.
Oltre a essere fondamentale dal punto di vista metodologico, quale valore aggiunge questa fase?
Oltre ai benefici già descritti, questo passaggio è particolarmente prezioso nel contesto attuale, caratterizzato da continua dinamicità e rapidi cambiamenti. Consente al Coachee di prendersi una pausa dal frenetico “fare” quotidiano per analizzare ciò che spesso viene trascurato.
Nel mondo lavorativo odierno, fermarsi non è affatto scontato: si è talmente immersi nella routine che si perde la capacità di osservare e riflettere su ciò che accade a se stessi e all’ambiente circostante. Sempre più spesso, nelle organizzazioni, troviamo persone che corrono senza sapere il perché, agendo per abitudine e senza la necessaria consapevolezza.
La consapevolezza del contesto, invece, aiuta il Coachee a comprendere e dare senso alle proprie aree di responsabilità e competenze strategiche, stimolandolo a confrontarsi con le proprie capacità e a lavorare su di sé in modo consapevole.
Come si svolge questa fase e come viene affrontata nel modulo?
Questa fase del processo di Business Coaching prevede che il Coach faciliti il Coachee nell’osservare con distacco il proprio contesto e ruolo. Attraverso una visione “dall’alto” – come da un elicottero – il Coachee può analizzare oggettivamente:
- il contesto di business in cui opera la sua organizzazione;
- il sistema e la cultura organizzativa;
- il ruolo atteso e le aree di responsabilità richieste;
- le competenze comportamentali necessarie per svolgere il proprio ruolo.
Questo approccio consente al Coachee di acquisire una consapevolezza oggettiva e contestualizzata del proprio ruolo e delle competenze chiave richieste. Questo processo culminerà nei moduli successivi, in cui il Coachee si confronterà con le proprie capacità e lavorerà per migliorarsi.
Durante il terzo modulo, condividiamo approcci metodologici e strumenti per questa analisi, dedicando ampio spazio alla sperimentazione pratica delle sessioni di coaching, in modo da favorire l’apprendimento esperienziale.
Qual è il confine tra analisi organizzativa e Coaching?
Nel modulo sottolineiamo che non si tratta di un’analisi organizzativa come farebbe un consulente aziendale, ma di un momento di riflessione guidata che permette al Coachee di acquisire nuove consapevolezze. L’obiettivo è stimolare il Coachee a scoprire aspetti utili per comprendere e vivere meglio il proprio ruolo.
Quali strumenti vengono presentati?
Condividiamo strumenti utili per l’analisi del contesto di business, della cultura organizzativa e del ruolo, oltre a strumenti per identificare le competenze comportamentali. Tra questi, il dizionario delle competenze comportamentali SCOA. L’obiettivo è aiutare ogni Coach a costruire una propria “cassetta degli attrezzi” da mantenere e aggiornare nel tempo, come un artigiano esperto.
Dalla fase di analisi emergono stimoli, riflessioni e riferimenti preziosi per tutto il percorso di Business Coaching. Il passaggio metodologico di ancoraggio al contesto non solo è indispensabile per un percorso autentico di Business Coaching, ma lascia al Coachee una rinnovata sensibilità: fermarsi periodicamente, salire su quell’elicottero e riflettere sul contesto e sul proprio ruolo.