Room for sustainability: un dialogo tra arte e i principi ESG

Redazione SCOA_Articolo_Mostra_25 Ottobre

Sostenibilità: una parola chiave per le aziende di oggi, ma che in realtà, se si guarda più da vicino, viene spesso trattata con superficialità e considerata solo in uno dei suoi aspetti, quello ambientale. Dietro questa parola, però, c’è molto di più e tutti i significati che porta con sé stanno acquisendo sempre più peso.
È a partire da questa consapevolezza che Performant by SCOA, in collaborazione con HR LInk e Liito, ha organizzato Room for Sustainability, una mostra esperienziale per riflettere sui temi della sostenibilità in azienda.

Giocando sul duplice valore della parola inglese room (sia stanza che spazio), le diverse stanze che compongono la sede di SCOA – The School of Coaching sono state rese un’area per stimolare una riflessione e generare una discussione sui diversi temi che sono coinvolti quando si parla di transizione sostenibile: si tratta di ambiente, certo, ma l’obiettivo è quello di allargare la visuale e analizzare la sostenibilità a 360°, facendo quindi riferimento anche ad aspetti organizzativi e relativi alle relazioni umane.
Per dirla con un acronimo, una sostenibilità che tenga in considerazione tutti i target ESG.
Tra gli argomenti che vengono analizzati nel corso della mostra, per individuare le caratteristiche che rendono il contesto di lavoro rispettoso del benessere di tutti, ci sono ovviamente la tutela dell’ambiente, ma anche i benefici del portare la natura all’interno degli uffici, la diversity (per età, orientamento sessuale, background), la genitorialità, il digital wellness e i comportamenti da mettere in atto per rendere questa rivoluzione possibile.
A fare da stimolo per le riflessioni e le discussioni, diverse opere d’arte di artisti contemporanei internazionali. Il dialogo tra arte e organizzazioni è uno strumento molto caro a SCOA, portato avanti grazie alle competenze della curatrice della mostra, Anja Puntari, Executive Coach e artista visiva, e alla collaborazione con Ipercubo: le opere d’arte, infatti, permettono di vivere un’esperienza emotiva, non didascalica, che coinvolge il fruitore nella sua parte più interiore e riesce a far scaturire una reazione profonda, meno razionale, che lascia un ricordo nel fisico, oltre che nella memoria.
Le organizzazioni possono vedere gli effetti negativi di un mancato approccio sostenibile a 360° nei messaggi di scontento che sono sotto gli occhi di tutti, dal punto di vista dell’ambiente, dei processi e delle persone: è quindi il momento di riflettere in profondità e con decisione su quali passi si possono fare e dotarsi di strumenti che preparino a tracciare un piano efficace per fronteggiare il cambiamento che è già in atto.

La mostra è aperta e visitabile su prenotazione dal 26 ottobre al 17 novembre nella sede di SCOA – The School of Coaching, in via Leopardi 19, Milano. Nel corso dell’ultima sera, il 16 novembre, si terrà un evento di chiusura dedicato agli Alumni SCOA.

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